LA PSICOMOTRICITA’
FUNZIONALE COME “BEN-ESSERE”.
La Psicomotricità Funzionale è una disciplina pedagogico-scientifica in aiuto alla persona di ogni età.
Trae origine da Jean Le Boulch ed è una scienza che continua ad affermarsi in tutto il mondo ed è riconosciuta dall’ASPIF, “Associazione Psicomotricisti Funzionali”. Caratterizzata da un orientamento sistemico, si avvale dell’analisi funzionale che riguarda aspetti neurofisiologici, mentali, affettivi, relazionali, motivazionali, motorio-posturali e operativi.
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Dott.ssa Simona Governatori
Pedagogista Clinico - Psicomotricista Funzionale - Terapia Verbale - Fiori di Bach
Tel. 339.29.99.407
La psicomotricità funzionale prende in esame gli elementi
significativi dello sviluppo della persona e consente di creare un approccio
individualizzato con attività specifiche che sostengono e guidano l’individuo
verso il proprio aggiustamento psico-fisico, nelle varie situazioni della vita.
Basandosi su una metodologia educativa, che favorisce lo
sviluppo della persona attraverso il movimento e attività multidisciplinari e
olistiche, persegue il raggiungimento di uno sviluppo che possa integrare
aspetti cognitivi, emotivi e motori in modo armonico e funzionale
all'’ambiente.
Ogni intervento di aiuto viene
attuato attraverso una sequenzialità progressiva di esperienze adatte alle
esigenze della persona o del gruppo. Le
esperienze proposte, a seguito di un’attenta osservazione e conseguente
“Analisi Psicomotoria Funzionale”, fanno riferimento al Quadro Funzionale e
sono volte ad offrire opportuni stimoli per sollecitare, sviluppare e
potenziare:
1) La funzione di relazione con gli altri, con lo spazio, con gli oggetti
2) La funzione energetico-affettiva
per quanto concerne la motivazione, l’ intenzionalità, l’ attenzione
3) La funzione
operativa di controllo del tono
muscolare e l’organizzazione spazio-temporale.
E' dunque questa un'analisi che permette di scoprire
i punti di forza e i punti deboli delle funzioni che si esplicano nei quadri
biologico, neurologico e funzionale ed è a questi quadri che si collega un
percorso personale.
Ogni individuo è unico per la propria genetica e
per la propria esperienza di vita e l'intervento dello Psicomotricista Funzionale
è fondamentale per ristabilire il legame tra mente, corpo e la sfera
energetico-affettiva, affinché si possano trovare nuovi equilibri che permettono
alla persona in difficoltà di acquisire nuove strategie per aggiustarsi al
mondo, nella consapevolezza che
gli aspetti corporei, affettivi e cognitivi formano un’unità indissolubile.
Tale disciplina può essere applicata non solo a bambini che
presentano disarmonie e difficoltà in vari ambiti, ma anche a coloro che
pur presentando uno sviluppo sereno ed armonico ne traggono grande beneficio in
via preventiva. Si rivolge pertanto anche agli adolescenti, agli adulti e agli
anziani che vogliano rientrare in contatto con la propria dimensione corporea, ognuno
per motivazioni diverse: l’ adolescente per i cambiamenti a livello corporeo ed
emotivo caratteristici del periodo evolutivo che sta vivendo; l’anziano per
lavorare sulle potenzialità residue e ricostruire una memoria che parta dalla
percezione del corpo vissuto; l'adulto per i disagi e le disarmonie che può
trovarsi ad affrontare nel percorso di vita. Ad ogni età si trae un gran beneficio
dalle tecniche di rilassamento ed espressivo corporee proprie della
psicomotricità funzionale.
L’azione dello
Psicomotricista Funzionale nel lavoro di gruppo, intende offrire opportunità di
crescita attraverso la relazione, facendo assumere ad ogni individuo,
attraverso esperienze mirate, una progressiva coscienza di sé, aiutandolo a
percepirsi e a percepire l’ambiente intorno nel rispetto degli altri.
Il lavoro sulla relazione e sulle dinamiche comunicazionali ha come
obiettivo quello di favorire un clima di fiducia, di rispetto e di
collaborazione reciproca, promuovendo l’originalità e l’identità di ognuno come
potenziale risorsa presente.
Attraverso l’approccio olistico della Psicomotricità Funzionale si
intende restituire ad ogni membro del gruppo la possibilità di prendere
coscienza del proprio vissuto corporeo, delle proprie emozioni, sensazioni,
abilità ed interessi attraverso un autentico linguaggio espressivo.
Il gruppo fornisce al singolo la possibilità e l’occasione di esprimersi
e comunicare, mettersi a confronto con gli altri e riconoscere negli altri
parte di se.
Le attività puntano a stimolare e potenziare:
1. Una maggiore
conoscenza ed accettazione di sé
2.
Un miglior
accomodamento del modo di essere
3. L’autonomia e l’accesso alle responsabilità nella vita sociale
4. L’autostima
5. L’espressività
6. La creatività
7. La disponibilità alla relazione
3. L’autonomia e l’accesso alle responsabilità nella vita sociale
4. L’autostima
5. L’espressività
6. La creatività
7. La disponibilità alla relazione
Il metodo Psicomotorio Funzionale è un valido sostegno
nella didattica inerente ai Campi di Esperienza, come prevenzione ai Disturbi
dell’Apprendimento, vista l’incidenza e l’aumento dei DSA nella popolazione
scolastica.
La Psicomotricità Funzionale è una grande opportunità
per preparare i bambini verso una crescita armonica, utilizzando come
facilitatore il corpo e il movimento. Le funzioni psicomotorie sono
manifestazioni dell’attività del sistema nervoso centrale e si sviluppano dalla
nascita fino all’adolescenza, ciò significa che lo sviluppo psicomotorio si
prolunga durante tutto il periodo della scolarità obbligatoria. Le funzioni
psicomotorie devono svilupparsi in questo periodo insieme alle funzioni
sensoriali e percettive che si trovano alla base delle “funzioni cognitive”
rappresentate dalla ricezione sensoriale dell’informazione, dalla relativa
organizzazione percettiva e dal prolungarsi della strutturazione percettiva con
la rappresentazione mentale.
L’insieme di queste funzioni cognitive e la sua
interazione con le funzioni mentali, origina l’evoluzione dell’intelligenza, da
quella senso-motoria fino a quella operativa secondo la descrizione di Piaget.
Obiettivo dell’attività psico-motoria è quello di consentire uno sviluppo
regolare della funzione simbolica, verbale e grafica, collegata con la
rappresentazione mentale della realtà corrispondente. I prerequisiti funzionali agli apprendimenti scolastici sono dunque prevalentemente corporei e motori,
il cui sviluppo, collegato a quello del linguaggio espressivo, risulta essere
l’elemento facilitante la scolarizzazione del bambino. Questa condizione
dimostra che non è così importante lo sviluppo dell’intelligenza nel
determinare i disturbi di apprendimento. Spesso è proprio la mancanza di un
adeguato sviluppo delle percezioni estero e propriocettive, che non consente al
bambino di avere un’adeguata rappresentazione mentale.
Per tale motivo
l’attenzione educativa deve essere posta soprattutto agli aspetti psicomotori,
al fine di promuovere un aggiustamento globale attraverso esperienze
senso-motorie e percettivo-motorie che mirano a rafforzare la funzione
energetico-affettiva che fa del bambino uno “scolaro motivato” e sicuro delle
proprie capacità.
Le Boulch coniuga psichico e cinetico considerandoli in
permanente interazione. L’individuo ha sempre un fine da raggiungere ed ottiene
diverse risposte a seconda dell’intenzionalità strettamente legata alla
motivazione e all’affettività.
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