Le mille e una notte

La fiabazione

Le favole che curano


Vorrei soffermarmi oggi su una delle mie figure preferite, Sherazade.

Conosciamo tutti questa figura che sfida la morte con l'uso della narrazione.

Attraverso il suo racconto per mille ed una notte, non solo si salverà ma farà innamorare anche il sultano
che dopo mille racconti la sposerà.

Il dono di Sherazade è proprio la capacità civilizzatrice della fantasia.

Del resto ormai mi conoscete, sapete quanto per me sia importante narrare ed usare l'immaginazione.

Potremmo vedere l'utilizzo della narrazione e della fantasia per riscattarci dal buio.

In fondo Sherazade è condannata a morte certa, ma attraverso il racconto riesce a curare la rabbia del sultano.

In fondo tutte le storie sono una storia unica.

Questo perché tutte le storie ci parlano nel profondo, nel nostro profondo.

Sin nell'inconscio.

Il potere dell'immaginazione.

Immaginare è alla base della creatività...quando immagino è come se ciò che immagino fosse reale...

Attraverso la parola Sherazade libera l'uomo da quelle catene che lo tengono prigioniero dei propri istinti, delle proprie paure, dalle proprie gabbie.

La fantasia ed il dialogo costruiscono una rete che ci permette di evolverci sin a creare il linguaggio.

Un po' ciò che avviene in terapia, dove attraverso mille ed un racconto animiamo la nostra storia.

Sciogliendo quei nodi, quelle storie in cui molte volte restiamo intrappolati.

Freud ebbe l'intuizione del to talk.

Uno spazio dove raccontarsi, attraverso il racconto e l'ascolto empatico la persona si sente vista riconosciuta.

Be' mi si dirà che non tutti vogliono l'analisi.

Ma sono sicura che tutti vogliamo l'ascolto.

Mi spingo ancora più in là.

Invece dell'ascolto, fondamentale, importante, certo, quanti si auto ascoltano?

Proporrei di utilizzare un ascolto profondo di noi stessi, per sentire dentro di noi le mille e una storia intrappolate.

Imparare a sentirci davvero per poi saperci raccontare.

Perché se la storia come dicevo ha un'unica radice.

Animare la nostra anima ci permetterà non solo di sentirci integri ma soprattutto di saperci raccontare con immaginazione.

Come dice Luciano Peccarisi nel suo libro Il cervello immaginante:

'l'immaginazione è la madre di quel lampo di luce chiamato creatività".

di Filomena Avagliano


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