LO SVILUPPO PSICOSESSUALE DURANTE IL PERCORSO DI VITA

Lo sviluppo psicosessuale abbraccia l'intero arco di vita a partire dalla vita intrauterina sino al termine della vita

Lo sviluppo della psicosessualità è da intendersi come un dinamico e complesso processo interattivo, che individua negli aspetti biologici innati, nei fattori ambientali socio-affettivo-relazionali e nei fattori di apprendimento, i principali protagonisti

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Dott.ssa Serena Delogu 

Pedagogista Clinico / Counselor Hypnotherapist

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La sessualità è funzionale alla conservazione della specie e l'evoluzione ha permesso la permanenza degli aspetti piacevoli che rinforzano i comportamenti sessuali e portano alla reiterazione di essi.

Diverse funzioni giustificano i comportamenti sessuali, che variano dalla affermazione della propria femminilità o mascolinità, la riduzione della tensione, la ricerca di piacere, dall'esercizio di potere o di dominio al rafforzamento o mantenimento della propria autostima, dalla creazione di relazioni diadiche e di un rapporto di intimità. 

Lo sviluppo psicosessuale è caratterizzato da esperienzialità significative e vissute impresse, che sin da subito lasciano una traccia mentale-corporea sull'individuo e che si dipanano lungo l'intero arco di vita.

Vita intrauterina e infanzia 

Alcuni mesi prima della nascita, durante il periodo intrauterino, sono già presenti i riflessi di erezione nei maschi che si ripropongono anche pochi minuti dopo la nascita. Per quanto riguarda le femmine diversi autori hanno riscontrato la presenza di lubrificazione vaginale ed erezione clitoridea ad un solo giorno di vita.

Fin dai primi attimi di vita è evidente come la stimolazione delle zone erogene e degli organi sessuali, essendo fonte di piacere, viene attivamente ricercata da piccoli. 

Dai i 6/7 mesi agli 5/6 anni quando il bambino diviene consapevole del suo ruolo sessuale in modo stabile, è un crescendo di autostimolazioni, che con il passare degli anni si fanno sempre più complete.

È possibile che i bambini di entrambi sessi, utilizzino diversi oggetti (cuscini, giochi, bicicletta, altalena ecc), per ricorrere alla contatto e all'auto-stimolazione genitale.

Più avanti nella età, dai 6 anni in su, all'auto-esplorazione viene affiancata una etero-esplorazione, fondamentale anch'essa per lo sviluppo dell'identità di genere e di ruolo che assume anche caratteristiche di curiosità erotica e gioco sessuale, che può avvenire tra bambini dello stesso sesso o di sesso diverso (gioco del dottore, esibizione reciproca dei genitali, misurazione degli organi genitali, masturbazioni collettive, gare di potenza urinaria, eccetera).

A partire dagli 8/9 anni queste attività sono cercate attivamente, e possono essere sperimentate in modalità eterosessuali o omosessuali, in situazione gruppale, di coppia o solitarie, a volte includono anche la diade fraterna.

Periodo puberale 

Nella pubertà si assiste a cambiamenti psicologici, relazionali e sociali, compaiono dei caratteri sessuali secondari e l'inizio di un desiderio sessuale maggiore e più definito. La pubertà si contraddistingue con un'intensa attivazione ormonale e una maggiore maturazione sessuale, emotiva e cognitiva. 

È un momento delicato e rilevante che può essere vissuto in modo accettante o rifiutante, influenzeranno il vissuto personale, l'educazione e la preparazione ricevuta e l'atteggiamento genitoriale. 

L'autoerotismo, di entrambi i sessi, serve per conoscere se stessi, il proprio corpo e la propria intimità, ed è accompagnato da fantasie sessuali.

 Adolescenza

Progredendo di età sino alla adolescenza, periodo in cui si approda progressivamente ad una sessualità maggiormente agita. 

La perdita della verginità risulta essere caratterizzata da aspetti e atteggiamenti di natura personale, biologica, sociale e culturale, con una variabilità interindividuale e intraindividuale abbastanza accentuata.

I giovani in genere ricercano consulenze psicologiche in merito, attraverso consultori e professionisti privati, esprimendo un desiderio di parlare riguardo alla tematica del sesso della sessualità e della affettività.

Fondamentale il ruolo dei familiari e degli insegnanti responsabili per l'educazione sessuale dei propri giovani. 

 Età adulta 

Le abitudini sessuali in età adulta subiscono al termine dell'adolescenza ulteriori variazioni. 

Rapporti sessuali completi, in media settimanali, maggiori negli uomini rispetto alle donne.

Si vive la propria sessualità e affettività in modo più o meno soddisfacente. 

Età senile 

Il processo di invecchiamento determina negli individui un cambiamento psicofisico sociale e relazionale che investe anche la sfera sessuale. La psicosessualità può essere vissuta anche ad età notevolmente avanzate. La senescenza non va considerata come una perdita o un impoverimento delle funzioni sessuali, un individuo in salute mantiene la propria efficienza sessuale in media sino ai 75 anni. A ottant'anni è possibile essere ancora capaci di avere dei desideri e rapporti sessuali. La sessualità nelle persone anziane dipende da come essa è stata vissuta nell'età precedente e soprattutto nella gioventù ed aver mantenuto nel corso della vita un certo grado di attività sessuale.

Per terminare, è importante avere una professionale azione informativa e applicativa di prevenzione e promozione della salute sessuale, perché ogni individuo possa vivere spontaneamente liberamente e consapevolmente la propria psicosessualità, la propria intimità e affettività in ogni sua forma per tutto l'arco della vita, seguendo un principio di piacere, di gioco, di rispetto, di scoperta di sé e dell'altro. 

Eventuali patologie e problematiche inerenti la sfera sessuale, come già riportato nei diversi articoli anche del dott. D'Amato possono essere risolte e contenute tramite il supporto di professionisti, con l'applicazione di diverse metodologie e tecniche olistiche.

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