Intervista a Stefano Benemeglio

Lo psicologo è il padre delle discipline analogiche

“Il mondo ha trovato il modo di riscattarsi dalla sofferenza umana”



Oggi dedichiamo le nostre pubblicazioni allo psicologo Stefano Benemeglio (nella foto). Ipnologo, ricercatore, autore di studi, è inoltre il padre delle discipline analogiche e nell’intervista ce ne parlerà ampiamente. Dice che la scoperta della metodologia in oggetto avviene per gioco, passione ed interesse. Era un ragazzino, quando alla tv seguì una trasmissione medica in relazione all’ipnosi: «Mi colpì fortemente e da lì è nato tutto l’amore per l’ipnosi per poi sviluppare metodi da attuare alla comunicazione emotiva dell’ipnosi stessa, migliorando notevolmente le procedure tradizionali, già in atto, per passare praticamente alla filosofia analogica, ossia un nuovo modello di vita, ed alla fisioanalogia, cioè come intervenire su malattie e somatizzazioni; quindi in questo caso parlando con l’inconscio». Riferendosi all’inconscio, lo considera il sistema di base; d’altronde tali discipline si rapportano ad esso ottenendone risposte come se fosse proprio una persona; in effetti è in grado di porre in essere una miriade di cose, «soprattutto – continua il professore – il dialogo con l’inconscio ci permette di entrare subito nei turbamenti umani, affinché possano essere decompressi come fa il dentista nel momento in cui con il trapano cerca di intervenire sulla carie e dunque curare l’ascesso, ma in modo molto rapido. Ci aiuta, inoltre, anche un’equazione matematica consentendoci di risolvere i problemi nel senso matematico proprio del termine, si chiama equazione della vita». Ciò fa evitare l’essere saggio, il parlato, i test psicologici, si passa direttamente alla comunicazione con l’inconscio il quale presenta qual è il personaggio da trattare, causa del dolore e la decompressione. «Decompressione vuol dire l’abbattimento del problema – delucida il professionista – Sono procedure di risoluzione veloci, con pochi incontri si arriva a risultati veramente straordinari compreso depressioni o altro; è un dato certo, ho tanti riconoscimenti da parte dei clienti o dei pazienti che si sono sottoposti ad esse pertanto possiamo dire che il mondo ha trovato con la comunicazione analogica il modo di riscattarsi dalla sofferenza umana». Benemeglio predilige l’ipnosi dinamica, una dottrina esplorata sempre da lui, allontanandosi da quella generica. L’ipnosi dinamica o benemegliana si incentra su tecniche di comunicazione non verbale e si riesce addirittura attraverso i colori ad addentrarsi rapidamente nei malesseri delle persone. Ma non è tutto. E’ un buon accesso alla felicità dell’Uomo. La sua funzione non è mirata soltanto a risolvere malattie o altre forme di disturbi legati al comportamento, bensì pure a raggiungere obiettivi prefissati.

Marita Miano

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