Sessualità in gravidanza
Come bisogna praticarla ed in che stato d’animo affrontarla
Le dritte dalla sessuologa
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Dott.ssa Valentina Cruciani
Quello della sessualità femminile in gravidanza è un tema molto
delicato da trattare perché correlato da
una serie di tabù che vietano alla donna incinta determinate attività, tra cui
il sesso. Tematiche
culturali ed etiche, credenze religiose, norme sociali, miti e paure
influenzano sicuramente la vita sessuale anche dopo il parto, mettendo a
rischio l’equilibrio psicofisico e relazionale sia della donna che della coppia.
Nella realtà le cose
vanno un po’ diversamente, anche se come ricordo sempre nei miei articoli, ogni
coppia potrebbe essere a sé; infatti se in molti casi il desiderio sessuale
aumenta e gli orgasmi sono più intensi e
frequenti; in altrettante donne questa “voglia” di fare l'amore potrebbe
diminuire. Ciò si potrebbe verificare specialmente durante il primo trimestre,
dove probabilmente la paura di poter perdere il bambino può condizionare molte donne a “stare
attente”. Il secondo trimestre sembra essere più appagante; mentre nell'ultimo
subentra il volume del pancione che potrebbe fare da ostacolo. L'attività sessuale in gravidanza, se
non esistono problematiche particolari, può essere considerata sicura con
qualche accortezza: la donna non deve provare dolore, né fastidio (il rapporto in
questi casi va sospeso), bisogna quindi scegliere la posizione che le è più
congeniale, non si possono esercitare pressioni eccessive sull'addome. La
posizione più spesso consigliata dai ginecologi è quella in cui la donna sta
sul fianco e l'uomo giace davanti o dietro di lei. Sconsigliabile quella in cui
lei "sta sopra" in quanto potrebbe determinare una penetrazione
troppo profonda. Le altre potrebbero essere l'amazzone, dove la donna sta sopra
all'uomo, in ginocchio, dove viene penetrata da dietro, comunque tutte quelle
posizioni in cui il pancione è libero e lei non avverte nessun senso di peso. L'attività
sessuale, invece, è da evitare nelle condizioni di "gravidanza a
rischio" (minaccia d'aborto, perdite ematiche, minaccia di parto
pretermine, ipercontrattilità, placenta previa, rottura prematura del sacco
amniotico, ecc.).
Come
vivono i papà il sesso in gravidanza
Il
futuro papà potrebbe vivere la gravidanza in due modi diversi: alcuni uomini
non accusano alcun calo del desiderio durante la gravidanza della compagna; altri
invece si allontanano, sia per motivi psicologici che per paure più concrete: farò male al bambino? farò male alla
mia compagna? Quando sorgono questi dubbi, è bene tranquillizzarsi con uno
specialista. Certi medici pensano addirittura che il sesso poco prima del parto
aiuti a stimolare la rottura delle acque e l'inizio del travaglio.
Sessualità
dopo la gravidanza
Si
può tornare a fare sesso dopo i primi mesi dal parto, ma il fatto che sia
“possibile” non significa però che, nella pratica, ci si riesca davvero: tra
stanchezza, un bambino da accudire, la routine quotidiana sconvolta dall’arrivo
di un nuovo membro della famiglia e (non ultimo) i dolori intimi che permangono
ancora per qualche tempo, il sesso di solito scivola in fondo alla lista delle
priorità. Molte coppie non sono pronte ad affrontare i cambiamenti riguardanti
la vita sessuale e non sanno perciò cosa aspettarsi; come cambia la vita
quotidiana così può cambiare quella sessuale. Cosa fare allora? Iniziamo a
pensare che anche se in questa fase il sesso è diverso, non significa che sia
meno bello; va solamente reimpostato. Il primo passo è quello di parlare con il
partner delle proprie paure e ritrovare del tempo per sé e per la coppia: il
desiderio non nasce dal nulla ma si crea cercando di ricreare l'atmosfera
giusta. Non faccia paura se in questo periodo il desiderio diminuisce o si
perde di spontaneità o se il sesso non è favoloso e diventa fugace. Se alla
base abbiamo una coppia che fino a quel momento ha vissuto una buona intimità,
siate pur certi che la ritroverete, per le altre coppie il lavoro sarà un po'
più arduo ma questo potrebbe essere il punto di partenza per ritrovarsi.
Ricordate che una vita sessuale soddisfacente, se desiderata, reca notevole
beneficio sia alla donna che all'uomo, influenzando positivamente il suo
equilibrio psichico, il che non può essere che un vantaggio per il nascituro e
per la coppia.
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